RISO BARAGGIA
Tra il fiume Sesia, il torrente Elvo e la strada Biella Gattinara si estende la Baraggia Biellese e Vercellese, un’area pedemontana che dalle prealpi del Monte Rosa degrada dolcemente fino alla periferia nord di Vercelli.
Due sono gli elementi prodigiosi che caratterizzano questo territorio: il riso baraggia e l’acqua. Il termine Baraggia ha origini agronomiche e, da sempre, è stato usato per indicare i terreni poco fertili. Non un’acqua qualsiasi bensì l’acqua pura e impetuosa che arriva dal Monte Rosa e dalle vicine montagne, incanalata dall’energia idraulica, allaga la pianura portando con sé elementi che nutrono e caratterizzano la varietà del riso baraggia, impareggiabile per qualità e caratteristiche organolettiche.
Le piante di riso coltivate in questo “magico territorio” assumono un abito vegetativo meno sviluppato: il grano del riso a maturazione presenta così una superiore compattezza e traslucidità e minori dimensioni per volume e peso. Il riso di Baraggia è l’unico Riso italiano a Denominazione di origine protetta ed è quello, in Europa, più importante per quantità.
Sette le diverse varietà di riso offerte dai risicoltori della Baraggia Biellese e Vercellese:
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- Arborio,
- Baldo,
- Balilla,
- Carnaroli,
- Gladio,
- Loto
- Sant’Andrea.
La peculiarità di risi baraggivi si manifesta grazie ad una consistenza superiore ed a una minore collosità del grano rispetto alle stesse varietà prodotte in altre zone.
Si ringrazia per i materiali inviati sul riso Baraggia : Consorzio di Tutela Dop “Riso di Baraggia Biellese e Vercellese”